venerdì 23 agosto 2013

Viaggi, Germania.

Salve! Questa volta vi parlo del mio ultimo viaggio, che ha portato me ed il mio ragazzo in Germania.
Ad essere sinceri volevamo andare a Dublino, per lui sarebbe stata la prima volta ed io avrei sinceramente amato tornarci ma, per dirla tutta, costava un po' troppo! Allora abbiamo optato per un vero e proprio viaggio on the road nelle terre germaniche: macchina carica, dieci giorni tutti per noi e tanti, tanti chilometri! Ma almeno così abbiamo potuto visitare più città!
Prima tappa: Monaco! Che dire? Se vi piacciono le tradizioni, gli spazi verdi e la tranquillità, allora la Baviera fa per voi! Non a caso, io me ne sono davvero innamorata! Distese di campi e piccoli villaggi, mucche in ogni dove ed un'aria fresca che, vi assicuro, è deliziosa. Monaco di Baviera, nonostante il suo essere una città turistica, è molto tranquilla: c'è la piazza del municipio (Neues Rathaus), con una torre meravigliosa e famosa per il suo orologio, che contiene uno dei carillon più grandi al mondo, il quale offre uno spettacolino molto carino alle undici in punto del mattino e tutti, bavaresi e turisti rimangono con il naso all'insù!



Ovviamente oltre la parte storica con le tantissime chiese da visitare, c'è tutta una lunga zona pedonale piena di negozi e il 'Viktualienmarkt', una piazzetta piena di chiostri dove poter mangiare piatti tipici e rilassarsi.
Dopo Monaco, la nostra tappa successiva è stata Francoforte: città multiculturale e soprattutto uno dei centri dell'economia europea, ovunque potete trovare un'infinità di colletti bianchi! ;) Sinceramente preferisco di meno le città così 'burocratiche', mi sembrano fredde.. Ma ciò non toglie che anche Francoforte offra molti scorci interessanti da visitare; molto bello anche l'MMK,  Museo di Arte Moderna, dov'era allestita una mostra di Franz West ed esposte opere di grandi artisti come De Chirico, Warhol e Lichtenstein.



Sì, quella è la mia faccia soddisfatta di fronte a De Chirico. Scusate, ma dovevo postarla!

Dopo di che, ci siamo spostati verso Duisburg, che è il più grande porto fluviale europeo e sono rimasta basita nel vedere il Landshaftpark, una vecchia area industriale del primo dopoguerra, ormai inattiva, resa un vero e proprio parco: la sera i vecchi macchinari sono magicamente illuminati da luci colorate e gli spazi sono stati riutilizzati per ottenere cinema all'aperto e punti dove poter praticare sport come l'arrampicata o scuba diving, ci si svolgono persino dei concerti! Per darvi un'idea migliore vi posto foto, che però NON sono mie:


Il Landshaftpark di giorno. Fa già abbastanza impressione così, con la luce è anche possibile salire su gran parte delle strutture. 


Il Landshaftpark di notte. Sembra quasi di essere catapultati in una realtà distopica. Vale davvero la pena farci un salto!

Infine, l'ultima tappa del viaggio è stata Vienna, nella quale ero già stata anni fa ma che è sempre un piacere visitare. Si tratta di una di quelle città signorili, nelle quali si può davvero respirare la storia e la grandezza di quello che è stato l'impero asburgico. Solo volendo visitare i musei viennesi, non basterebbe una settimana di soggiorno! Noi siamo stati fortunati perché abbiamo visto la mostra su Klimt e Schiele al Leopold Museum, nella zona del Quartier, dove si trovano buona parte dei musei più importanti. Una mostra da togliere il respiro, inutile dirlo.




Insomma, dieci giorni tra Germania ed Austria certamente non bastano, ma sono abbastanza per far crescere la voglia di tornare. Soprattutto, sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla Germania, sinceramente non mi aspettavo mi sarebbe piaciuta così tanto, ma è davvero un Paese da scoprire (io poi che sono una maniaca dell'ordine e dell'organizzazione, non potevo non amare un Paese così ben organizzato e civilizzato!).
Se mai vi doveste trovare indecisi sulla meta del vostro prossimo viaggio, questi due Paesi hanno davvero molto da offrire e potrebbero fare al caso vostro!

sabato 3 agosto 2013

Roger Waters, The Wall Live Tour!

Sabato scorso ero a Roma, allo Stadio Olimpico, con oltre 50 mila persone, tutte lì per un unico, irripetibile evento: Roger Waters ed il suo The Wall Live Tour (chi non sa di cosa io stia parlando, si fustighi e si auto-elimini dalla faccia della Terra, per favore).
Storico album dei Pink Floyd uscito nel 1979, che Waters (ex-bassista e cantante del gruppo) ripropone in giro per il mondo con un concerto che di concerto ha poco e che in realtà è un vero e proprio spettacolo. Fuochi d'artificio, scenografie grandiose, immagini e oggetti volanti e colpi di scena di ogni tipo; il tutto mentre Waters, dall'alto dei suoi quasi 70 anni, corre da una parte all'altra del palco con un'energia strepitosa. 
La cosa che sinceramente ho apprezzato di più è stata l'assoluta puntualità di Waters nell'inziare il concerto: sul biglietto c'era scritto 21.15 ed alle 21.15 in punto si sono spente le luci e sono esplosi i fuochi d'artificio, mentre tra le urla isteriche della folla partivano le note di In The Flesh e Roger Waters saliva sul palco in tutta la sua magnificenza. La scaletta è stata quella dell'album in tutto e per tutto, presentata grazie anche all'aiuto di effetti speciali, come il famoso maiale volante dei Pink Floyd o pupazzi sospesi in aria; bellissimi i filmati e le immagini che scorrevano sugli schermi, in particolare le foto delle vittime della guerra, uno dei temi principali del concerto, insieme al consumismo, al degrado della società e soprattutto dei ranghi più alti che dovrebbero guidarci.


Questo è un video non mio dell'inizio del concerto, trovate il resto su YouTube. 
Vedere tutto questo dal vivo lascia davvero senza fiato, lacrime e brividi tutto il tempo e la consapevolezza di star assistendo ad un pezzo di storia è indescrivibile. E' stata un'emozione unica poter vedere Roger Waters dal vivo, come direbbero loro "life changing"!