domenica 16 giugno 2013

J.D. Salinger, il documentario

Che all'America piaccia strafare in fatto di cinema è cosa ben nota, fosse anche solo per tutti quei film ripetitivi e lame, così uguali tra loro, che negli ultimi dieci anni sono stati prodotti; ed ora l'ennessima riprova: pare infatti che a Settembre uscirà negli Stati Uniti un documentario su J.D. Salinger, autore del celeberrimo Il giovane Holden, Nine Stories e Franny e Zooey, nonchè di altri racconti purtroppo meno conosciuti (io personalmente mi sono avvicinata ai suoi scritti solo nell'ultimo periodo, purtroppo). Questo il trailer del documentario:


Sarò sincera, questo trailer non mi ispira per niente, più che un documentario sembra un thriller... Una delle solite americanate, insomma. Certo è che la figura di Salinger è forse una delle più controverse dell'ultimo secolo: segnato dall'esperienza della guerra, che fece in prima persona sul fronte (dove, tra l'altro, pare abbia fatto la conoscenza di Hemingway, impegnato come corrispondente di guerra), dopo aver pubblicato The Catcher in the Rye (Il giovane Holden, in italiano) si ritirò gradualmente a vita privata, isolandosi dalla famiglia e dagli amici, costringendo anche la moglie ad una vita quasi invisibile. Molti strani ed inquietanti anneddoti sono raccontati in Dream Catcher: A Memoir, una autobiografia di Salinger pubblicata dalla figlia, che però venne definita dal fratello di quest'ultima poco attendibile. In essa pare venga sfaldato il mito dello scrittore più famoso d'America, mettendo in mostra il lato più cupo e dominante del carattere di Salinger, che sembrava soffrire di disturbo post-traumatico da stress a causa della guerra e sembrava essere interessato nella 'medicina alternativa' e nelle filosofie orientali. 
Che siano veri o meno, alcuni episodi mettono sicuramente in luce un animo sensibile e profondamente segnato dalla vita, che probabilmente riuscì a trovare uno sfogo anche grazie alla scrittura, alla quale Salinger è rimasto fedele fino alla fine: pare infatti che, nonostante il suo ritiro dalla vita pubblica ed il rifiuto a pubblicare qualsiasi tipo di lavoro, abbia continuato a scrivere e scrivere, tanto da finire altri romanzi. 
Speriamo solo che questo documentario non sia un'altra scusa per far soldi, ma che possa davvero offrire informazioni sulla vita e le opere di Salinger, uno dei maggiori scrittori contemporanei, dal quale ancora oggi centinaia di ragazzi traggono ispirazione. Chi sa, possiamo solo aspettare (e sperare) per ora...

giovedì 13 giugno 2013

La prima cosa bella, 5/5

Con un po' di ritardo, ma finalmente ho visto anche io La prima cosa bella, film di Paolo Virzì del 2010.
Dal trailer non mi aveva entusiasmata più di tanto, ma devo dire che è molto carino!
La trama è abbastanza semplice: ambientato a Livorno, città del regista, nel 1971 una giovane madre viene eletta 'mamma più bella' in un anonimo concorso di bellezza. Questo evento segna l'inizio dei guai per la giovane Anna ed i suoi due figli; come in una sorta di domino, a poco a poco, tutto si complica: il suo matrimonio fallisce, la vita di madre e figli diventa un vero e proprio girovagare in cerca di un posto sicuro in cui stare, quasi una vita bohémien nell'Italia dei primi anni '70, con litigi, amori, simpatie, dispetti, problemi ed eventi tragicomici che si susseguono fino ai giorni nostri.
La storia è infatti presentata anche per mezzo di continui flashback, che personalmente ho trovato essere la parte più interessante, un continuo ritorno al passato, visto attraverso gli occhi dei due figli ormai adulti di Anna, Valeria e Bruno, quest'ultimo rimasto quasi traumatizzato dal tipo di vita condotto con la madre quando era bambino, perennemente imbronciato e depresso e timido a tal punto da sentirsi sempre a disagio.


Film molto bello, ben fatto nelle riprese e nei dialoghi ed anche il cast mi è piaciuto molto, un insieme di grandi attori italiani che hanno saputo rappresentare al meglio i personaggi. La scoperta di questo film, almeno per me, è stata proprio Micaela Ramazzotti, che interpreta Anna da giovane.


Ha saputo dare vita ad un personaggio fragile e complesso, una donna semplice, ma di una bellezza straordinaria, volubile, ma anche una mamma piena di amore e devozione per i proprio figli, che fa di tutto per far vivere loro una vita serena, nonostante tutto.
Un film davvero bello, mi è piaciuto molto! Ve lo consiglio vivamente :)

mercoledì 12 giugno 2013

Viaggi... un piccolo scorcio di casa.

Qualche giorno fa mi sono concessa un piccolo stacco ed ho visitato un po' della mia terra. A volte sentiamo la necessità di evadere, scappare e vedere il mondo.. ma cosa e quanto effettivamente sappiamo dei nostri luoghi d'origine? Io vengo da una piccola cittadina che si affaccia sulla costa adriatica e, poco alla volta, sto scoprendo sempre più le meraviglie che l'Abruzzo offre ed ogni volta rimango piacevolmente sorpresa.
Quindi, ho deciso di andare un po' in giro...

 L'abbazia di S. Giovanni in Venere, Fossacesia.
Nonostante l'imponenza della struttura, la chiesa è molto semplice e la sua posizione offre una splendida veduta della costa da Fossacesia a Vasto.
 
 Ma la cosa più bella dell'abbazia è, a mio avviso, il chiostro presente al suo interno. 
Avrete la sensazione di entrare in un mondo a parte, silenzio e quiete vi accoglieranno... insieme al gatto dell'abbazia ;)

 Dopo l'abbazia ho visitato il cimitero inglese. Ce ne sono un paio nella zona, tutti molto belli.
L'atmosfera è toccante e lieve; vale la pena fare una visita.


Ed infine la 'costa dei trabocchi', che si estende da Ortona a Termoli. 
Mare, sole e spiagge che, a quanto pare, hanno fatto innamorare anche D'Annunzio (che affarone, eh).

Le ultime due foto le ho scattate con il cellulare per Instagram, quindi la qualità non è delle migliori.

A volte non serve andare troppo lontano per scoprire delle piccole meraviglie, basta solo un po' di curiosità!

domenica 9 giugno 2013

Le Beatrici, 4/5



Okay, confesso: non avevo mai letto nulla di Stefano Benni. Ne ho sentito molto parlare e quasi sempre in positivo, ma non mi ero mai soffermata a sfogliare un suo libro. L'altro giorno, però, ero in libreria e ad essere sincera mi è piaciuta subito la copertina, motivo per cui ho deciso di prendere il libro.
Fortunatamente si è rivelata la scelta giusta: Le Beatrici di Stefano Benni è una lettura intrigante e divertente, veloce, che lascia un sorriso sulle labbra ed anche qualche riflessione dentro.
Si tratta di otto monologhi tutti al femminile (monologhi che sono stati anche rappresentati a teatro): una suora assatanata, una donna ansiosa e una donna in carriera, una vecchia bisbetica e una vecchia sognante, una giovane irrequieta, un'adolescente crudele e una donna-lupo. 
Con ironia ed uno stile semplice e a tratti tagliente, Benni ci trascina nell'universo femminile tra invettive, vaneggiamenti, sogni, ricordi e sproliloqui, senza ovviamente dimenticare qualche pungente critica al governo, che non guasta mai. 
Un libro davvero carino. Consigliato.